Russia e Ucraina si scambieranno 175 prigionieri ciascuno. Putin annuncia l’accordo dopo una telefonata con Trump.
Ecco com’è andata la chiamata tra Trump e Putin secondo fonti del Cremlino riportate da tass.com. Dopo oltre due anni di guerra, il conflitto tra Russia e Ucraina potrebbe vedere un primo spiraglio di distensione. Mosca e Kiev hanno raggiunto un accordo per lo scambio di 175 prigionieri per parte, un’operazione che rappresenta uno dei più significativi passi diplomatici degli ultimi mesi. Secondo quanto riportato dal TASS.

Telefonata tra Putin e Trump: nuove prospettive di tregua?
Nel corso della guerra, la gestione dei prigionieri di guerra è stata una questione cruciale, con entrambe le parti che hanno spesso denunciato violazioni del diritto internazionale. Questo accordo potrebbe aprire la strada a ulteriori negoziati, sebbene la situazione sul campo resti tesa.
Un segnale di ulteriore apertura è arrivato con la decisione di Mosca di rilasciare 23 militari ucraini gravemente feriti, in quello che il Cremlino definisce un “gesto di buona volontà”.
Un elemento chiave di questo sviluppo è stata la telefonata tra il presidente russo Vladimir Putin e il presidente degli Stati Uniti Donald Trump. Durante la conversazione, durata oltre un’ora e mezza, i due leader hanno discusso di vari aspetti della guerra in Ucraina.
Uno dei temi principali affrontati è stata la possibilità di una sospensione reciproca di 30 giorni degli attacchi alle infrastrutture energetiche. Putin ha confermato di aver dato ordine alle forze armate russe di rispettare questa tregua, un’azione che potrebbe ridurre la pressione sulle città ucraine colpite dai bombardamenti.
Oltre alla tregua, Trump e Putin hanno concordato di istituire gruppi di esperti per lavorare su un piano di risoluzione del conflitto e per garantire la sicurezza della navigazione nel Mar Nero. La stabilità della regione è infatti cruciale per il commercio internazionale, e i recenti attacchi a infrastrutture portuali hanno sollevato preoccupazioni a livello globale.
Un altro punto discusso è stato il tema della mobilitazione forzata in Ucraina. Mosca ha espresso preoccupazione per il reclutamento forzato di uomini ucraini nelle forze armate, mentre gli Stati Uniti hanno sottolineato la necessità di garantire che qualsiasi cessate il fuoco sia rispettato lungo tutta la linea del fronte.
Un passo verso la normalizzazione delle relazioni?
Durante la telefonata, Trump e Putin hanno ribadito la necessità di normalizzare le relazioni bilaterali, sottolineando la responsabilità condivisa per la stabilità globale. Putin ha elogiato Trump per i suoi sforzi nel cercare di fermare le ostilità e ridurre il numero di vittime.
Un aspetto curioso emerso dalla conversazione riguarda la proposta di organizzare partite di hockey tra giocatori russi e americani della NHL e della KHL. Questa iniziativa, sebbene secondaria rispetto alle questioni geopolitiche, potrebbe essere vista come un simbolo di distensione tra i due Paesi.
Lo scambio di 175 prigionieri tra Russia e Ucraina rappresenta un importante segnale di apertura, ma non è ancora sufficiente per garantire una svolta decisiva nel conflitto. La possibile tregua di 30 giorni e l’istituzione di gruppi di lavoro per la risoluzione del conflitto potrebbero essere passi successivi, ma la realtà sul terreno rimane incerta.
La comunità internazionale osserva con attenzione questi sviluppi, nella speranza che possano tradursi in negoziati più ampi per porre fine a un conflitto che ha già causato migliaia di vittime.